(Comunicato Stampa) Secondo “Lombardia Civica- Alleanza per il Territorio e il Federalismo” le parole del sindaco di Turbigo, portate all’attenzione “nazionale” e relative all’insufficienza di personale e spazi adeguati per festeggiare la fine del Ramadan, ancora una volta confermano, magari involontariamente, la condizione di precarietà, in cui tante amministrazioni locali devono operare.
-Il sindaco di Turbigo Fabrizio Allevi – riporta Rai News – scrive che i motivi al no a uno spazio pubblico per celebrare la fine del Ramadan “si sostanziano, in particolare, nella
carenza di organico comunale (come ufficio tecnico, polizia locale, protezione civile) la quale non consentirebbe di garantire sicurezza, ordine pubblico, viabilità e condizioni igienico sanitarie”.
Il Primo cittadino di Turbigo, di Fratelli d’Italia, dovrebbe però conoscere bene la soluzione: sollecitare i vertici del suo partito e delle forze di coalizione, che da anni
governano Regione Lombardia e operano presso il governo centrale, a garantire più servizi alla sua Comunità.
Senza entrare nel merito della questione religiosa, che necessiterebbe una trattazione specifica, “Lombardia Civica- Alleanza per il Territorio e il Federalismo” sottolinea
come l’impossibilità (o la mancanza di volontà) di agire dimostri, da un lato, l’ipocrisia di chi produce sterili giustificazioni, dall’altro, la necessità di una riforma statuale in
senso federale, l’unica in grado di ridurre sprechi, aumentare il senso di responsabilità a parte di eletti ed elettori e quindi… trattenere risorse nei rispettivi territori. “LOMBARDIA CIVICA – Alleanza per il Territorio e il Federalismo” – Turbigo